Top cucina: quando e come riadattarlo o sostituirlo
Riadattare o sostituire il top della cucina
Quando pensiamo alla cucina del nostro appartamento dobbiamo fare mente locale sul fatto che questo ambiente è deputato allo svolgimento di molte attività importanti della routine quotidiana. Ciascuna di esse è funzionale al corretto andamento della nostra giornata: molto dipende dal modo in cui ci approcciamo alla preparazione dei cibi e relativi supporti offerti o funzionali allo scopo. Un elemento di importanza cruciale in questo senso è il top della cucina, ovvero il piano di lavoro. Si tratta della parte che si deteriora per prima visto che l’azione di vapore e acqua – ma anche l’utilizzo di detergenti impropri o aggressivi – possono finire per comprometterne lo stato, specie quando il materiale principale sia il legno.
L’intervento del falegname restituisce nuova vita ai supporti deteriorati
Un top rovinato o in cattivo stato trasmette subito un senso di disordine e fa sembrare la cucina stessa trasandata e vecchia. Occorre ricordare poi come sia impossibile improvvisare con un materiale come il legno, a prescindere dal fatto che si punti a costruire, riparare o restaurare: bisogna interpellare un professionista del settore. Noi di Mr. Handyman ci occupiamo di ogni singolo aspetto o necessità ad ampio raggio, andando dal restauro dell’infisso liberty presente in molte case di Milano, agli interventi sui mobili svedesi caratterizzati da un design ultramoderno e trattati solo ed esclusivamente con sostanze atossiche. Nel caso in cui sia necessario procedere alla sostituzione del top, basterà contattare i nostri tecnici che si occuperanno di rilevare le misure sia del top che dei tagli da effettuare per quanto riguarda il piano cottura e il lavandino.
Verranno messi a fuoco anche i colori e le finiture desiderate nel nome di un alto livello di personalizzazione. Dopo aver realizzato in laboratorio il nuovo supporto, non resterà che posizionarlo al suo posto per poi fissarlo e installarlo. Il top potrà essere così sempre coordinato alla tipologia, alle forme e ai colori delle sponde a vista e del resto dell’ambiente. Diventa dunque possibile ottenere un consistente risparmio, visto che ad essere sostituita e rinnovata sarà soltanto una minima parte della cucina (quella che, come abbiamo visto, sarà in genere la prima a deteriorarsi). Sia la fase preliminare di consulenza con un professionista che il lavoro artigianale vero e proprio rappresentano il fulcro attorno al quale ruota l’intera operazione di restyling della cucina.
Senza dimenticare che, soprattutto nel caso in cui ci si appresti a traslocare ma si abbia l’intenzione di portare nella nuova casa la vecchia cucina, si potranno valutare progetti di riadattamento in misura del top stesso. Se specialmente la cucina è nuova e in buono stato vale la pena contattare il falegname per poter progettare al meglio le necessarie operazioni. Anche perché stiamo parlando di un complemento che rappresenta senza dubbio il cuore pulsante dell’appartamento. Nel caso in cui la vecchia cucina non dovesse risultare compatibile con i nuovi spazi si dovrà intervenire nel modo migliore per poterla adattare – specie il top, ovvero il piano di lavoro – e così riutilizzarla.
Cosa fare quando si stacca il top della cucina, e come pulirlo
C’è anche da dire che non è troppo infrequente il fatto che si stacchi o scolli – più o meno all’improvviso – il top della cucina. Ma quali sono le cause? Sarà innanzitutto utile fare mente locale sul fatto che anche un elemento come l’alzatina del top cucina è particolarmente soggetta a usura, soprattutto nel caso in cui si utilizzino prodotti impropri per la pulizia. I top in legno massello per esempio dovranno essere puliti utilizzando dei panni umidi, usando acqua e sapone neutro oppure acqua e aceto (si può aggiungere del bicarbonato nel caso in cui vi siano tracce di unto molto ostinate). E’ sempre sconsigliato l’utilizzo di apparecchi pulenti a vapore, inoltre – anche nel caso in cui il top abbia una resistenza al calore molto alta – sarà buona norma evitare di appoggiare pentole e utensili che scottano. Nel breve termine, se dovessero verificarsi episodi di scollamento o usura, sarà sempre possibile intervenire mettendo una pezza e provvedendo a rincollare le parti utilizzando del silicone sigillante (in questo modo non si creeranno le condizioni per delle infiltrazioni). Chiaramente però per essere sicuri di ottenere un effetto duraturo sarà necessario ancora una volta rivolgersi al professionista.