Isolamento acustico. Quando i vicini che russano e fanno rumore...
La nostra casa rappresenta il luogo del relax per eccellenza: è qui che è bello ritirarsi quando finisce la giornata e mettersi in libertà prima di andare a letto, così da ricaricare le pile ed essere freschi l’indomani. Ciascuna stanza ha un suo ruolo ben preciso nel contesto della quotidiana routine ed è scandito sia dai rintocchi dell’orologio che dall’abitudine.
Quando si entra in camera da letto la giornata dovrebbe volgere al termine, culminando nel meritato riposo. Il problema è che troppo spesso i vicini molesti ci danno il tormento, facendo tutta una serie di rumori che rovinano l’atmosfera di quiete (sedie trascinate, passi pesanti e porte che sbattono ma non solo).
Sentire poi chiaramente il vicino di casa che russa rappresenta un vero e proprio disagio per moltissime persone, soprattutto quelle che sono esposte a un maggior carico di stress nel corso della giornata o che magari hanno il sonno un po’ leggero. C’è da dire che in una situazione simile i problemi sono nella maggior parte dei casi di tipo strutturale.
Il DPCM che indica gli indici di isolamento dai rumori
E’ probabile che i muri della nostra casa non siano stati tirati su nel rispetto degli indici relativi all’isolamento dai rumori. C’è un DPCM del 1997 che li individua, richiedendo per i muri che separano un’abitazione dall’altra un isolamento almeno di 50 decibel. Si tratta di una soglia di sicurezza, entro la quale non si percepiscono le voci, il russamento o altri rumori molesti come per esempio una televisione accesa (specie se a tarda ora). Tra l’altro, il fatto che sia rispettato l’isolamento acustico dell’appartamento rappresenta un requisito di qualità importantissimo che dovrebbe sempre essere rispettato.
Nel caso in cui si presenti un problema legato alla percezione di rumori molesti, che cosa è possibile fare? La cosa migliore sarà rivolgersi a un muratore professionista per la creazione di pareti fonoassorbenti in modo da ridurre la trasmittanza acustica.
Pannelli fonoassorbenti, deve essere un tecnico a posizionarli
Capita spesso di imbattersi in pannelli fonoassorbenti ‘adatti per pareti interne’, il problema è che essi non possono essere semplicemente acquistati e appesi o incollati ai muri di casa. Il fai da te insomma è del tutto sconsigliato e anzi commettere un errore può portare a sgraditi (e onerosi) risvolti. Bisogna progettare assieme al tecnico un intervento completo di isolamento acustico, così da impedire che il suono possa propagarsi in maniera scorretta da un appartamento all’altro.
Noi di Mr. Handyman sappiamo bene che quelli relativi all’acustica sono interventi sempre delicati e complessi. A seconda della particolare condizione in cui ci si viene a trovare, sarà sempre possibile intervenire sul comfort acustico relativamente a una sola parete confinante ma anche su due o su tre e perfino su quattro (in tal modo ottenendo un risultato ottimale).
Affinché i pannelli fonoassorbenti facciano il loro dovere, e dunque possano essere impiegati per migliorare il comfort di quelle stanze dove li posizioniamo, sarà necessario realizzare delle strutture isolanti generalmente fatte di cartongesso. E’ importante aprire una riflessione sulle dimensioni delle contropareti:
- in presenza di uno spessore limitato sarà possibile intervenire sull’isolamento da quei rumori tipici come televisione e telefono ma anche voci e russamento;
- frequenze più alte richiedono invece uno spessore maggiore, intorno ai 10 centimetri.
Nel caso in cui i rumori provengano dall’esterno, si dovrà pure fare mente locale sulla necessità di sostituire le vecchie finestre con infissi antirumore moderni e montati alla perfezione. Attenzione anche al cassettone delle tapparelle: bisogna sostituirlo nel caso in cui non assicuri un sufficiente livello di isolamento acustico.
Differenza tra isolamento e trattamento acustico
Abbiamo visto che quello relativo all’isolamento acustico è un processo articolato, volto a contenere la trasmissione dei rumori tra appartamenti confinanti. Cerchiamo di capire quali sono le differenze con il concetto di trattamento acustico, all’interno del quale rientrano tutti gli interventi che mirano al miglioramento e al controllo dell’acustica di una stanza. Generalmente il riferimento è a studi per la registrazione e sale prova ma anche abitazioni, ristoranti e scuole o ambienti di pubblico accesso. Il trattamento acustico si pone come principale obiettivo la verifica dei problemi tipici degli ambienti chiusi:
- l’analisi delle risonanze,
- il monitoraggio delle riflessioni,
- il controllo del tempo di riverbero.
Oltre che con particolari pannelli fonoassorbenti, si procede al trattamento acustico utilizzando bass traps (assorbono l’energia acustica) e diffusori acustici.